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ANCORA STORIA
poesie di Paola Di Gennaro
postfazione di Mariano Baino
ZONA Contemporanea 2017
pp. 60 - EURO 10
ISBN 978 88 6438 664 5
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Il mondo crollava in centodieci piani
moltiplicati per due e molti milioni
(soundtrack)
tu intanto morivi
prendevi una scala e saltavi giù
di tua insana pianta
da un montacarichi
tra pagine ancora da stampare
fogli bianchi già impolverati.
Storia collettiva e individuale entrano in collisione, fino a confondersi tra le macerie del presente. La poesia di Paola Di Gennaro nasce da questa collisione e dalle sue conseguenze sullo spirito del tempo e degli uomini, di cui esprime - con rigorosa misura - la voce acuta e dolente ma anche chiara e resistente.
"Il testo di Di Gennaro esibisce un titolo ambiguo al pari di certe
figure della Gestalt: una constatazione, semplice quanto amara, che il gioco insensato continua? O una preghiera: non smetta,
non ancora, nonostante tutto l’orrore, la storia in quanto tale,
come destino comune dell’umanità, sperimentale evoluzione,
desiderio di veder riconosciuti dai propri simili identità e diritti? (...) E il verso di Di Gennaro sembra saperlo, nella sua civile tensione
allegorica, nel suo darsi come franta partitura di un present
in cui dilagano conflitti di ogni genere, in cui il circolo denaro-potere-denaro è sempre più follemente autoreferenziale. Per questa mediata, sofferta rifrazione (non rispecchiamento) della realtà la poeta ha dovuto sacrificare, così mi sembra, il bisogno di più associazioni di pensieri, di più immagini. Il suo potenziale “stream of conscioussness” si è fatto carsico, sperdendo l’occhio
del lettore in frequenti silenzi di bianco tipografico. Ma i segmenti
di scrittura che emergono sanno comunque di fenomeno di piena, di vortici, strani risucchi. Acque veloci che portano con sé, tra l’altro, i materiali di una fitta intertestualità, in cui ogni citazione vuole farsi benjaminiana vendetta dell’oblio". (dalla postfazione di Mariano Baino)
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